Nuova soluzione per i rustici

Rustici: finalmente le Camere Federali adottano una soluzione dettata dal buon senso!

Ci sono soluzioni che spesso meritano il buonsenso per essere trovate. Vero è che riuscire a coniugare le aspettative dei cittadini con i limiti messi dalla legge spesso è davvero complesso. Lo è ad esempio per tutto quanto riguarda la questione dei rustici fuori zona che in Ticino sono una realtà fatta di circa duemila edifici. Stabili tecnicamente ristrutturati illegalmente ma che rappresentano una realtà davvero tipica per il nostro Cantone e che meritano una soluzione globale e accettabile per tutte le parti in causa.

In questo senso ci ha aiutato -e non poco- il fatto che analoghe situazioni si riscontrano in Vallese e in Grigioni. L’unione stavolta ha fatto la forza e ha consentito alla Berna federale di aprire non più solo uno spiraglio, ma un’intera porta ad una soluzione pragmatica e coerente, sebbene ancora parziale e insufficiente.

Ecco che quindi poche settimane fa -dopo l’OK dello scorso marzo da parte del Nazionale- anche il Consiglio degli Stati ha approvato una mozione il cui testo stabilisce che gli edifici costruiti illecitamente fuori dalle zone edificabili possano beneficiare di un condono edilizio dopo 30 anni dalla loro realizzazione. L’atto parlamentare siglato a maggioranza dalla Camera alta concerne appunto, le fattispecie relative ai rustici della Svizzera italiana, i mazot vallesani e i maiensässe grigionesi.

Prevedendo che l’obbligo di ripristinare la situazione conforme alla legge si estingua dopo 30 anni, si procede come per gli edifici costruiti all’interno delle zone edificabili. È davvero solo una questione di parità di trattamento che sinceramente non si capisce perché non sia stata estesa anni fa. La coerenza, insomma, è stata ripristinata.

Ma è davvero sufficiente? Certo che no. Se da un lato si va a sanare una situazione che si trascinava da decenni, dall’altra rimane in sospeso tutta la questione dei rustici che ancora non sono stati ristrutturati (e che molti si trovano in una condizione fatiscente) e che fanno parte del patrimonio storico e culturale del Cantone. Occorre evitare il loro degrado e favorirne la sistemazione anche se si trovano fuori zona edificabile. I rustici fanno parte delle nostre tradizioni e come tali vanno salvaguardati. Quello appena approvato dalle Camere è quindi solo un primo passo. Altri ne devono essere fatti: mi auguro in modo positivo e al più presto.

 

Eolo Alberti, Sindaco di Bioggio e deputato in Gran Consiglio.